Stagione: 1979-1980
Antonio Spaggiari
Antonio Spaggiari, detto “giti” (giovane talento), modello stazza poderosa, 1,96 di grinta, mobilità e cattiveria. E’ uno dei classici prodotti che Vecchi, dalle giovanili che curava un tempo, si è trascinato su palcoscenici più impegnativi. E’ un pivot che sta lavorando parecchio per spostare il suo raggio d’azione fuori dall’area. Ha all’attivo una convocazione per la Nazionale Cadetti 2 anni fa.
[Fabrizio Montanari – Superbasket del 22/05/1980]
Mauro Pergetti
Mauro Pergetti, 22 anni, semi-ingegnere, classico sesto uomo: doti spiccate in difesa, buon senso del rimbalzo, capacità di essere presente nel momento dell’assist, debole però nel carattere, che lo limita in attacco, dove si prende raramente la responsabilità della conclusione, cosa che, invece, dovrebbe cercare di più, visto la buona impostazione. E’ guardia di 1,95, utile soprattutto nella 3-2, zona che gli consente di piazzarsi al centro con le sue braccia smisurate.
[Fabrizio Montanari – Superbasket del 22/05/1980]
Maurizio Iemmi
Maurizio Iemmi, noto come Gebe, con inconfondibile orecchino d’oro, di estrazione cestistica nobile (quartiere di nascita Regina Pacis, ovvero l’Harlem di Reggio), fa dell’estro la sua dote più appariscente e del rubar palloni l’hobby preferito. Ha un grosso difetto, davanti a lui, come play-maker, c’è un certo Gianni Codeluppi!
[Fabrizio Montanari – Superbasket del 22/05/1980]
Petrarca Padova vs Pallacanestro Reggiana
Si è brillantemente conclusa la lunga rincorsa della Simod Petrarca, che sconfiggendo le Cantine Riunite di Reggio si è classificata per i playoff. L’incontro è stato entusiasmante con minimi e altalenanti vantaggi seguito da un tifo calorosissimo e superiore alle 5000 unità. L’incontro, va detto subito, è stato deciso dai falli del quintetto ospite, infatti ben quattro sono stati gli uomini usciti per raggiunto limite. Ghiacci, Rustichelli, Grasselli e Di Nallo nell’ordine. La Simod ha puntato soprattutto nel caricare di falli i componenti il quintetto ospite, sapendo essere superiore con i rincalzi e questa tattica ha dato ragione a Medeot ed ai suoi uomini. I 3 punti finali erano 8 a poco più di un minuto dalla fine e solo grazie ad un incontenibile Codeluppi i reggiani riuscivano a diminuire lo svantaggio fino a tre lunghezze al 40′. Andiamo all’inconto, la Simod è subito avanti di 6 lunghezze (6 a 0 al terzo) e le Riunite stentavano ad ingranare, vista la cattiva giornata di Rustichelli e Di Nallo; al settimo si era in parità (23 a 23) e Rigo, mattatore fino a quel momento veniva limitato dai falli, tanto che al riposo giungeva gravato di quattro. Gli emiliani, al ventesimo, erano avanti di un punto, ma nel secondo tempo, dopo un equilibrato avvio (al 11 si era 58 pari) dovevano pagare la legge della panchina più lunga. Rustichelli all’11’ era gravato di 4 falli, cos’ Ghiacci due minuti più tardi ed in campo, come terzo pivot degli emiliani entrava Antonio Spaggiari. La Simod poteva schierare come terzo lungo Egidio Delle Vedove. Nel finale con le Cantine ormai decimate la Simod forzava il gioco sui lunghi, importantissimo in questa fase risultava Zorzenon che, con i suoi canestri da sotto, siglava il vantaggio massimo per la squadra di casa. A 3′ 50″ dal termine sei erano le lunghezze per i petrarchini portate poi ad otto. Ed era grazie a questo vantaggio che la Simod riusciva a difendersi dall’affannosa rimonta dei reggiani che nell’ultimo minuto recuperavano grazie a due su due di Codeluppi l’intero vantaggio. L’ultima azione vedeva Tavasani fermarsi in palleggio ed attendere il suono della sirena che siglava l’ingresso nei play-off della Simod.
[Stefano Righi – Superbasket del 29/05/1980]
Pallacanestro Reggiana vs Pallacanestro Livorno
Il Leone Mare ha espugnato con grande merito il campo di Reggio Emilia e ha sancito pressochè sicuramente il vantaggio del fattore campo nei play-off. La gara, sentita da tutti con i nervi a fior di pelle si è giocata di fronte ad un pubblico stupendo per calore e presenza, alla fine ad esultare è stato il drappello dei coraggiosi labronici. Il sistema nervoso, al termine è venuto meno ad una parte dei sostenitori e l’uscita dei supporter ospiti si è tramutata in una precipitosa corsa all’esterno con danneggiamenti evidenti alle strutture del palazzo.
DEMERITI – Parte della folla di casa ha i suoi buoni demeriti in questi incidenti. Che le “Riunite” sentissero la posta in palio, lo si vede subito dalle prime battute. Il primo tiro dell’incontro non andò a bersaglio per cinque volte consecutive. Il Leone così si staccava presto e attaccava la “uomo” di Vecchi con belle trame che misero subito in evidenza la mano di Bianchi e Marisi e l’illuminante regia di Diana. Su Marisi bisogna spendere due parole: visto lo score, il buon Rodolfo ha avuto la vista un po appannata all’attacco, poiché si è dovuto spompare in un oscuro gioco di contenimento su Rustichelli nel secondo tempo e i frutti sono stati apprezzabili, considerando che il primo ciuff del reggiano è avvenuto a sei minuti dalla fine.
ARMA – Nella prima frazione dunque, le triglie livornesi avevano la meglio sui “cantinieri”, farraginosi in avanti, sovrastati a rimbalzo e particolarmente tesi. Dopo svantaggi oscillanti sulle 9-11 lunghezze l’arma parzialmente vincente delle “Riunite” era la zona; i reggiani recuperavano parte del disavanzo sciupando però troppo, complice anche la sfortuna. Il solo Rustichelli, chiaro nelle conclusioni insieme a Claudio Grasselli, voglioso di vincere il duello in famiglia con “Ciccio”, teneva in piedi le Riunite. In giornata palesemente negativa Di Nallo: centrava il bersaglio solo in chiusura del primo tempo e anche la sua ripresa si manteneva su toni alquanto deficitari. Raffaele invece, tirava fuori dai suoi giocatori le loro ottime potenzialità tecniche mantenendo freddezza nei momenti particolarmente difficili.
ERRORE – Nel secondo tempo, prime fasi all’insegna dell’errore: la “Riunite” ne commetteva qualcuno in meno e al quinto acciuffava gli avversari sul 44 pari. La squadra di Vecchi non riusciva ad infliggere il KO all’avversaria, che, anzi, proprio in quei momenti, metteva in mostra tutto il suo bagaglio di esperienza, ricacciando indietro i padroni di casa ad ogni loro tentativo di sorpasso. Bianchi in particolare e un Diana mortifero in alcuni jump reggevano bene l’urto dei “lambruschi”. La Riunite, comunque, tenevano accesa la fiamma del tifo giocando con più criterio le palle dentro l’area avversaria. E i “lunghi” degli ospiti si caricavano di falli. La seconda metà della ripresa viveva su una battaglia punto a punto. Era una gara a chi dimostrava più acciaio nei tessuti psichici. La Riunite tra l’entusiasmo della folla riusciva persino ad andare sul 70-67 ad 1’46” dalla fine. Ma il Leone aveva ancora un ruggito. Col folletto Diana riusciva a castigarle.
REGALO – Con le squadre sul 72-71 Rustichelli commetteva un “intenzionale” sul play toscano, e questi non sbagliava i liberi vincenti a cinque secondi dalla chiusura. La rimessa di Ghiacci era un autentico regalo a Grasselli, e la contesa era chiusa. I reggiani non riuscivano al termine a spiaccicar parola, dopo aver sfiorato la grossa impresa. E viaggeranno a bocca amara verso Padova con il pericolo concreto di non entrare neppure nei playoffs. Un Raffaele disteso negli spogliatoi dichiarava che la vittoria era cristallina e la sua ragione andava ricercata nella maggiore esperienza dei suoi.
[Fabrizio Montanari – Superbasket del 22/05/1980]
Montebelluna Basket vs Pallacanestro Reggiana
Riunite con un piede nei playoff torna da Montebelluna con le stimmate del suo campionato monstre. Contro la Nordica nel ricordo del passato bestia nera di sempre acciuffa un risultato che vale oro. Primo tempo alla grande con i tiratori che mettono sotto le difese predisposte, poi nella ripresa gran recupero Nordica che con la zona-press arriva anche a due punti palla in mano a mettere in discussione il successo delle Riunite. Borghetto nel frangente tenta il canestro ma sbaglia su rimbalzo Milani commette fallo su Pellacani ed entrambi vanno in panchina espulsi. Il fatto segna in maniera concerta il risultato perché la situazione Nordica con Giono acciaccato, con Migliori, Lamberti e S. Rugolo per motivi fisici in borghese non ha molto da offrire. Le Riunite giocano con acume e consolidano il primato con piena legittimità. I migliori Porto e Borghetto per la Nordica, Grasselli. Codeluppi e Di Nallo anche se non al meglio.
CBM Parma vs Pallacanestro Reggiana
Botta su botta continua il dialogo serrato tra Riunite e Leone Mare. Il discorso al vertice mantiene ancora ben appaiate le due squadre con le Riunite che superano con disinvoltura la CBM, una formazione notevolmente ridimensionata dalle vicende tecniche di questi ultimi tempi ma sempre in grado di dare dispiaceri a chicchessia. Contro le Riunite di questi tempi però non c’è niente da fare. Di Nallo e compagni ancora un volta sul piano del ritmo sono apparsi imbattibili, cosi’ per la CBM non c’è stata possibilità di sovvertire un pronostico che gli ospiti hanno sempre mantenuto ben saldo nelle loro mani. I protagonisti quelli di sempre per i vincitori con Ghiacci sotto le plance, Di Nallo, Codeluppi, Rustichelli e Grasselli micidiali nel tira e corri inafferrabili nei contropiedi. Per la CBM i mali di sempre con Recalcati a corrente alterna, Cima forse il migliore di tutti.